“Chi sa, non rischia”, tanti cittadini a lezione di Protezione civile - Unione Pedemontana Parmense

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“Chi sa, non rischia”, tanti cittadini a lezione di Protezione civile

Si sono presi cura degli sfollati accogliendoli nel loro campo, spento incendi, cercato una persona scomparsa con l’aiuto di un drone, riempito sacchetti di sabbia per evitare allagamenti e tanto altro ancora. Quante cose hanno fatto i volontari delle associazioni di Protezione civile dell’Unione Pedemontana Parmense insieme ai bimbi, ai ragazzi e agli adulti, che venerdì 14 e sabato 15 ottobre hanno affollato l’area di via Du Tillot a Felino per partecipare alla due giorni di esercitazioni e dimostrazioni “Chi sa, non rischia”, organizzata in occasione della “Settimana Nazionale della Protezione civile”. Una manifestazione divertente, informativa e formativa, per imparare a proteggere se stessi e gli altri in caso di emergenza, diventando parte attiva nel sistema di Protezione civile, così come previsto dai piani dei comuni (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), integralmente consultabili sul sito www.unionepedemontana.pr.it.


Nella mattinata di venerdì, ad accogliere i bambini delle scuole elementari insieme alle loro insegnanti e alla vicepreside dell’Istituto comprensivo “Loris Malaguzzi”, Roberta Michelotti, c’erano il sindaco di Felino e assessore alla Sicurezza e Protezione civile dell’Unione, Filippo Casolari, e il presidente del Consiglio dell’Unione Pedemontana Parmense, nonché assessore del Comune di Montechiarugolo, Giuseppe Meraviglia. «Ringrazio i volontari delle associazioni che hanno preso parte a questa bella iniziativa, che dimostra quanto il nostro sistema di Protezione civile sia preparato ad affrontare qualsiasi calamità per proteggere le persone, anche quelle più fragili, e gli animali – ha sottolineato il primo cittadino felinese –. Calamità che purtroppo sono sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. Le associazioni rappresentano, inoltre, un punto di aggregazione, di prevenzione dall’isolamento, e li invito a proseguire nella loro opera di bene al servizio della nostra comunità. Non a caso – ha concluso Casolari – il santo protettore della Protezione civile è San Pio da Pietrelcina, esempio luminoso per le persone che si mettono al servizio del prossimo nei momenti di difficoltà».


«Sicuramente quella di oggi è un’occasione unica per vedere tante associazioni collaborare insieme – ha detto Meraviglia –. Loro sono un punto di forza, non soltanto della nostra Protezione civile, ma anche delle nostre comunità. Avere la certezza che ci siano strutture in grado di intervenire nel momento del bisogno è fondamentale. Così come è fondamentale il loro contributo all’educazione civica dei bambini, gli adulti del domani, nel trasmettere quei valori che stimolano un alto senso del dovere».

Le esercitazioni e dimostrazioni si sono aperte nella mattinata di venerdì con i bambini delle elementari, che hanno potuto osservare il funzionamento di un campo di accoglienza, imparato a riempire i sacchetti di sabbia per difendersi dagli allagamenti e a spegnere un incendio. Hanno potuto poi osservare un cane addestrato per la ricerca delle persone e apprendere alcune nozioni di pronto soccorso sia per le persone, con i volontari del 118 arrivati con l’ambulanza, sia per gli animali domestici.  Al campo era infatti presente anche l’ambulanza veterinaria che, unica in regione, fa parte della Colonna mobile della Protezione civile emiliano-romagnola. A dissetare i partecipanti ci ha pensato il "fontanone", messo a disposizione gratuitamente da Iren. Il programma della mattinata è stato ripetuto il giorno seguente, quando al campo sono arrivati i ragazzi e le ragazze delle medie.


A partire dalle 14.30 di venerdì, le porte del campo sono state aperte a tutta la cittadinanza. I bimbi fino agli 8 anni di età hanno potuto divertirsi con il percorso “Farò il pompiere” e lo spegnimento e una fiamma controllata. Erano presenti anche gli psicologi delle emergenze, che hanno parlato delle emozioni che si scatenano in caso di calamità, ed alle 16 è stata simulata la ricerca e il soccorso di una persona scomparsa con l’utilizzo di droni e mappe.

Nel pomeriggio di sabato, i volontari sono rimasti a disposizione per fornire informazioni sul sistema di Protezione civile e su come proteggersi dalle emergenze, mentre gli ultraleggeri e deltaplani della Campo Volo di Felino, che fanno parte della Prociv, hanno dato spettacolo sorvolando la tendopoli.


All’esercitazione hanno partecipato le seguenti associazioni di volontariato: Agesci, Prociv Arci Gruppo “Il Falco”, Sipem SoS - Società Italiana Psicologia dell'Emergenza, N.I.P. - Nuovo Intergruppo Parma, Gruppo di Protezione Civile Arci “Bruno Mambriani” di Collecchio, Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), Assistenza Volontaria di Collecchio - Sala Baganza - Felino, UNUCI - Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, Gruppo ANA - Associazione Nazionale Alpini e Assistenza Pubblica Croce Azzurra di Traversetolo. Presenti anche i rappresentanti dell’Agenzia Regionale Protezione civile.

 

 


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